22 marzo 2012

La mia strada

Se dico donna, cosi dici?
Mamma!!

Il 90% delle persone risponderebbe cosi....

La maternita' e' un dono che si comprende appieno solo con il tempo...finche' non si ricrea quel 'cordone' ombelicale' che ci ha tenuto legate per nove mesi...e quando cio' avviene vuol dire che sei veramente consapevole di cosa significhi essere mamma e ti stai assaporando fino in fondo la tua creatura!!!

Il cordone ombelicale è quell'amore incondizionato, sviscerale, quel desiderio infinito di rendere tuo figlio felice, di proteggerlo, di lottare per lui; è la consapevolezza che stai crescendo un essere umano e ciò ti rende orgogliosa di te stessa ma anche tanto impaurita...di sbagliare, di non essere in grado....


La donna di oggi, credo, che in qualche modo vorrebbe tornare ai tempi delle nostre nonne in cui la donna accudiva la casa, la famiglia e i figli. E non perché lo vuole l'uomo, ma perché è quello che le da la linfa vitale.
O perlomeno questo è quello che è accaduto a me.... 

Ciò ovviamente non escludendo il papà....che ha un ruolo fondamentale nella crescita dei figli e nel supportare la mamma. Forse quello che è cambiato è proprio la visione dell'uomo. Ora forse è più partecipe della crescita dei figli...fin dal primo momento in cui vengono al mondo e non si sottrae più a certi compiti....come cambiare i pannolini!!!

Ma credo che essere mamma in qualche modo cozzi con l'essere una donna in carriera e pertanto è necessaria una scelta. Perché la donna in carriera deve dedicare molto tempo al lavoro....sottraendolo ai figli. Ed inevitabilmente è davanti ad un bivio. Io di fronte ad esso ho deciso quale strada mi rende felice.
Finita l'università avevo mille progetti per il mio futuro....relativi al mondo del lavoro....volevo sfondare....fare cose grandi, arrivare in cima alle piramidi aziendali...etc, etc,.....
E cosi mi sono buttata a capofitto nel lavoro.....e poi? Vi chiederete voi...
E poi...sono diventata mamma, mi sono separata, ho avuto le mie soddisfazioni nel lavoro. 
Ma ora il mio progetto di vita è mutato rispetto a quello che desiderava una ragazza poco più che ventenne....ora sono diversa e diversi sono i miei sogni, i miei progetti. Ora voglio solo essere mamma. Dopo aver avuto mio figlio ho continuato a lavorare duro per ottenere quella promozione cui tanto ambivo... ero già separata e tornavo a casa, stavo un paio d'ore con mio figlio e poi, messo al letto, riaccendevo il pc e ricominciavo a lavorare....fino a mezzanotte, fino all'una. E poi quella promozione arrivò. Ero contentissima. Ed ero anche convinta di aver raggiunto un traguardo che mi avrebbe permesso di mettere un pò un freno...e invece no....cosi ho passato un altro anno a lavorare duro e a vivere la separazione con tutti i suoi risvolti. E' stato un anno difficilissimo. Si certo, buttarmi a capofitto nel lavoro negli anni della separazione è stata una una medicina, una via di fuga per non pensare, per andare avanti e non lasciarmi sopraffare. 
Ma poi mi sono accorta che stavo sprecando il mio tempo e soprattutto mi stavo privando di mio figlio....e stavo privando lui di me. Ho capito che non ne valeva la pena, che essere mamma è la cosa più bella al mondo, che va assaporata fino in fondo e che niente è paragonabile ad essa. Così ho modificato completamente il mio modo di vivere, di pensare al lavoro e soprattutto ho iniziato a pensare a quello che per me era veramente necessario. E questa seconda gravidanza mi sta dando ancora più certezze che questa sia la strada che voglio per me e per i miei figli.

Questo post partecipa al blogstorming di genitori crescono



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